In punta di piedi.
Un week end nuvoloso, un regalo molto gradito da utilizzare, la voglia di tornare in una città già vista, ma non ancora conosciuta in tutte le sue sfaccettature, ed eccoci a Napoli.
Parlo di Napoli, ovviamente da turista, da estranea, anche se ho comunque un legame con questa città, ho delle origini vicine, dei parenti, degli amici, persone che me ne hanno sempre parlato con amore e comprensione, facendomela amare di riflesso, potendone così vedere gli aspetti negativi, ma come se si vedessero in una persona cara.
La città ci accoglie con il suo traffico caotico e strombazzante e ci guida fino al mare, uno spettacolo per noi che lo viviamo solo d'estate.
E' domenica mattina e la città sembra come assopita, soprattutto al centro, in cui troviamo poche persone, poche macchine e pochi negozi aperti.
La città è bella, direi come una vecchia signora, un pochino decaduta che però ha ancora tanto fascino da vendere e mille segreti racchiusi nelle sue viette strette e tortuose (non perdetevi spaccanapoli e il Cristo velato, da lasciare senza fiato!).
Napoli ha mille facce, mille luoghi così diversi da sembrare ogni volta una città nuova e credo che nessun turista possa dire di averla davvero compresa, perchè serve veramente tanto per coglierne l'anima e venire a patti con alcuni suoi innegabili difetti. Una città piena di persone splendide, che, tra l'altro, non siamo riusciti a salutare e di questo mi scuso fin da ora!
E da lì iniziano due giorni in cui io (sì, lo so, sono una golosa impenitente), giuro, non smetto di mangiare pizza: pizza a pranzo, pizza a cena, pizza come spuntino...la pizza...Credevo che i napoletani fossero un pò esagerati quando dicevano, di fronte a pizze a mio parere molto buone, "buona,ma certo non è come quella che mangiamo a Napoli!". Non esageravano affatto!
La pizza di Napoli è unica, morbida, saporita, ti si scioglie quasi in bocca (mi sta venendo l'acquolina..). A Napoli, ma questa è una mia opinione, la pizza va mangiata semplice, marinara o al massimo margherita, questo per assaporare l'impasto, sentire il fantastico sapore del sugo, la mozzarella vera che sa, per una volta, davvero di mozzarella.
Ogni napoletano ovviamente ha la sua pizzeria preferita e noi, dopo aver provato il Brandi a pranzo (www.brandi.it), per i puristi un pò troppo turistico (anche se a me è piaciuta tanto la pizza), proviamo, portati da nostri amici carissimi, Starita (www.pizzeriastarita.it) nel quartiere Materdei..che dire?Forse la miglior pizza che abbia mai mangiato in vita mia!Innanzitutto iniziamo con una serie di frittini spettacolari (crocchè di patate, montanarine, pasta fritta con pomodorini..) per poi mangiare una pizza (la mia nella versione "light" marinara, ma vi giuro che la pizza fritta aveva un aspetto entusiasmante!) meravigliosa.
Il giorno dopo, non contenti e appagati, assaggiamo una pizza a portafoglio (più piccola della pizza normale dal costo irrisorio, 1 euro) e una delle famosissime sfogliatelle (so che per alcuni sarà un'eresia, ma l'unica cosa che non mi è piaciuta è che era calda!).
Ma una sezione a parte, senza dubbio, la merita la frittata di pasta. Allora, chi di voi non l'avesse mai mangiata a Napoli o fatta da un napoletano, non capirà. Non si tratta di uova e pasta avanzata, unite in una sorta di frittata leggermente più alta, no. La frittata di pasta a Napoli è un'arte, un piatto meraviglioso che viene appositamente preparato, non certo leggero, anzi, ma da estasi!Le ricette sono mille e gli ingredienti possono essere diversi, quello che non cambia mai è l'altezza della frittata (deve essere molto alta) e la sua bontà.
Io avevo mangiato la frittata di una bella signora napoletana (scrittrice unica, cuoca fantastica, persona dolcissima) e per me rimane "La frittata di pasta", ma anche quella mangiata per strada, una sorta di timballino, vi giuro che era da leccarsi i baffi (anche quella 1 euro!). In quella versione forse non avrei messo così tanto ragù, ma vi assicuro che mangiata calda..umm...era buonissima.
Ecco, questi sono stati i nostri due giorni culinari a Napoli, da cui siamo praticamente dovuti fuggire prima di scoppiare..cosa che farei di sicuro che vivessi lì, con una tentazione per ogni angolo della strada!
Non me ne vogliano i napoletani, in questo post c'è poco e nulla della loro bellissima città, ma queste volevano essere solo un paio di riflessioni sull'onda della gola :-) per celebrare a modo mio una città che, forse, potrei definire la più "buona" d'Italia.
E, ora, DIETA!;-)
ciao... grazie per essere passata sul mio blog... ti seguo molto volentieri, bacioni, lisa
RispondiEliminaCiao,grazie a te e benvenuta!:-)
RispondiEliminaCiao, grazie per essere passata dal mio blog^^
RispondiEliminaPurtroppo al Cosmoprof non sono riuscita a passare dallo stand Davines come avrei voluto :/
Grazie a te!
EliminaNooo,peccato!Io ho provato un paio di loro prodottini molto carini (perchè andavano bene sia per i capelli che per la pelle) e mi avrebbe fatto piacere sapere come ti eri trovata!Ma sei comunque molto invidiata:-)