In punta di penna.
Finalmente. Finalmente posso parlarne perchè ci sono stata e non solo per sentito dire o per averne letto sui blog altrui.
Sì, ci sono stata anche io alla più bella fiera su trucchi e beauty d'Italia, La fiera, che ormai da due anni sognavo di poter vedere.
Innanzitutto, vi dico che avevo mille mila aspettative e domande, come sempre per le cose che aspettiamo e sogniamo da tanto. In particolare mi chiedevo se ci sarebbe stata tanta gente, magari così tanta da non riuscire a vedere bene gli stand, se avrei trovato marche nuove ed interessanti, se gli espositori sarebbero stati disponibili e gentili, visto che a me piace molto anche sentirmi raccontare quali sono la filosofia e lo spirito di ciascun brand.
Non posso che ringraziare subito la mia compagna di avventura, Lorenza, non solo per essersi imbarcata in questo tour de force di un giorno con me, ma anche perchè è stata la compagna di fiera ideale: mai stanca, propositiva, allegra nonostante la stanchezza e il giusto completamento della mia passione (lei più sul bio, io un pò meno, ma sempre più incuriosita da quel mondo!).
Ecco come è andata!
Il treno delle 06.50 è stata quella che si dice una bella mazzata, soprattutto dopo aver finito di lavorare tardi la sera prima e, se qualcuno me lo avesse chiesto alle 05.00, avrei rinunciato e mi sarei rimessa di corsa a dormire. Non solo. Visto che, appunto, la sera prima avevo fatto tardi, non sono riuscita a farmi la manicure - figuriamoci! - ma nemmeno a pensare ad un outfit decente o a prepararmi un panino (tutte, infatti, consigliavano di portarsi qualcosa da casa per evitare le chilometriche file ai bar della fiera).
Con queste premesse, dopo aver superato lo shock della sveglia, tutti su Italo in direzione Bologna. Parentesi: Italo mi è piaciuto molto, tutto pulito ed ordinato, in super orario e con "casa Italo" per le attese in stazione. Approvato.
Arrivate a Bologna ci siamo subito dirette di fronte all'uscita, verso dei piccoli portici per comprare il biglietto e prendere l'autobus 35 che portava direttamente alla fiera (sul bus ho incontrato la bravissima blogger Dramanmakeup, qui il suo blog, ve lo consiglio davvero!), ma non ho avuto il coraggio di salutarla (disturbarla!), avrebbe fatto troppo teenager impazzita :-).
Comunque, eccoci alla fiera, zero fila per entrare (avevamo comprato i biglietti, online, cosa che consiglio a tutte!) e subito via con i mille padiglioni, iniziando da quelli della cosmetica naturale, forse i più interessanti.
Che dire? Non vorrei annoiarvi e raccontarvi nei minimi dettagli tutte le otto ore (!) di giri compulsivi, eccovi, allora, solo qualche flash!
1. Strangers do it better: gli stranieri, in generale, ovviamente è solo la mia piccola esperienza, sono più gentili e carini, subito pronti a dare spiegazioni e a farti provare i loro prodotti. La migliore (ma sono un pochino di parte, visto che mi ha regalato diversi prodotti) è stata la signora dello stand Lavera: gentilissima, parlava benissimo l'italiano e ci ha spiegato diverse cose sui loro prodotti, ci ha chiesto secondo noi dove sarebbe meglio che distribuissero (noi abbiamo consigliato Oviesse e Coin) e, dopo aver saputo che stavamo a Roma, come lei anni fa, ci ha dato una borsa di tessuto con una marea di prodotti. Non vedo l'ora di provarli, visto che sento sempre più parlare di questa marca bio.
2. Davines ha vinto: Davines, marca di prodotti poco conosciuta, perchè si trova solo nei saloni (però anche per la vendita al dettaglio), ha fatto una cosa carinissima: a chi si registrava, regalava una mini-taglia, nemmeno troppo mini, di shampoo, personalizzato con un profumo a scelta e con l'etichetta con il mio nome....inutile dire che sono andata in brodo di giuggiole!!Simile la politica della Planter's che regalava un vasetto della loro crema riparatrice a chi metteva "mi piace" alla loro pagina Facebook!
3. Chi vendeva e chi no: molti stand non vendevano, altri, invece, erano assaliti proprio perchè si sapeva che vendevano anche gli altri anni: Nashi (non ho comprato nulla, sono tirchia, ma mi sono già pentita!), BB Cream Italia (ho preso una palette della MUA a 5 euro, anche se mi ha deluso lo stand, piccolo piccolo e, appunto, preso d'assalto), molti stand per parrucchiere (non mi serviva nulla), alcuni delle unghie (tra cui Peggy Sage e Opi), alcuni stand di prodotti bio (io ho comprato uno scrub corpo da 400 ml all'uva e pesca che ha un odore paradisiaco!).
4. C'era poca gente: Sì, nonostante mi aspettassi folle oceaniche, o forse proprio per quello, sono rimasta sorpresa del contrario: la gente era poca, non era mai complicato vedere bene i prodotti o chiedere informazioni. Idem per i bar: volevo bere e la fila per una bottiglietta d'acqua è durata meno del bar sotto casa. Non so, quindi, se i racconti che avevo sentito erano esagerati o se quest'anno c'era proprio meno gente. Comunque meglio, perchè così la fiera è direi più che vivibile.
5. I pesi: Io e la mia amica avevamo deciso di non portare il trolley per non dovercelo trascinare dietro tutto il tempo. Ecco, se dovessi tornare, non so se farei la stessa scelta: a fine giornata la borsa pesava così tanto che avrei voluto lanciarla (no, in realtà non lo avrei mai fatto, dentro c'erano i miei amati prodottini!) e guardavo con occhi languidi i trolley delle altre o quelle borsa con ruote annesse che uno stand regalava a inizio giornata..purtroppo noi ce ne siamo accorte troppo tardi!
6. Campioncini sì o no: Quest'anno posso finalmente dire la mia su quello che forse è il tema più caldo relativo al Cosmoprof: io non penso ci sia niente di male a voler provare campioncini di prodotti nuovi o di marche sconosciute o quasi, anzi, aiuta a farsi un'idea e magari a scrivere un post sulle prime impressioni che possa aiutare nella scelta chi vuole comprare qualcosa di quella marca. A me molto spesso è capitato di provare dei campioncini (regalati o trovati, per esempio, nelle beauty box) e poi comprare la taglia full size, proprio perchè era un prodotto già provato, soprattutto se caretto.
Certo, questo non giustifica la corsa selvaggia al campione oppure chi spacciandosi per blogger si è fatta dare tante cose senza poi recensirne, nel bene o nel male, sia chiaro, nemmeno una.
Come in tutte le cose, quindi, ci vuole misura e spero, dunque, di essermi comportata coerentemente, chiedendo campioncini alle marche che mi avevano colpito (molto spesso, tra l'altro, dopo una chiaccherata, erano loro stessi a darci qualcosa da provare) e non facendolo per quegli stand che non mi interessavano per nulla!
7. Il prodotto che volevo e non ho potuto avere: se oggi potessi avere una cosa che ho visto in fiera e non ho potuto avere (perchè lo stand non vendeva), non avrei dubbi: mi sono letteralmente inchiodata davanti ad uno stand (giapponese o coreano?) di maschere di tessuto imbevute di crema...fantastiche, io el volevo tanto!Come se non bastasse, la ragazza ci ha fatto provare sulla mano un piccolo patch da mettere sotto gli occhi..dopo venti minuti la pelle su chi l'aveva messo era morbidissima, giuro, incredibile!Purtroppo non era possibile acquistare e quindi rimarrò con questo desiderio fino a quando - come spero! - non troveranno un distributore per l'Italia!
Bilancio finale: io mi sono divertita molto, ho visto diverse cose interessanti, ho provato tante cose, ho passato una bella giornata in compagnia. E poi sapete cosa? Per una volta ero circondata da tante invasate come me, che amano le cose che amo io..bellissimo!
6. Campioncini sì o no: Quest'anno posso finalmente dire la mia su quello che forse è il tema più caldo relativo al Cosmoprof: io non penso ci sia niente di male a voler provare campioncini di prodotti nuovi o di marche sconosciute o quasi, anzi, aiuta a farsi un'idea e magari a scrivere un post sulle prime impressioni che possa aiutare nella scelta chi vuole comprare qualcosa di quella marca. A me molto spesso è capitato di provare dei campioncini (regalati o trovati, per esempio, nelle beauty box) e poi comprare la taglia full size, proprio perchè era un prodotto già provato, soprattutto se caretto.
Certo, questo non giustifica la corsa selvaggia al campione oppure chi spacciandosi per blogger si è fatta dare tante cose senza poi recensirne, nel bene o nel male, sia chiaro, nemmeno una.
Come in tutte le cose, quindi, ci vuole misura e spero, dunque, di essermi comportata coerentemente, chiedendo campioncini alle marche che mi avevano colpito (molto spesso, tra l'altro, dopo una chiaccherata, erano loro stessi a darci qualcosa da provare) e non facendolo per quegli stand che non mi interessavano per nulla!
7. Il prodotto che volevo e non ho potuto avere: se oggi potessi avere una cosa che ho visto in fiera e non ho potuto avere (perchè lo stand non vendeva), non avrei dubbi: mi sono letteralmente inchiodata davanti ad uno stand (giapponese o coreano?) di maschere di tessuto imbevute di crema...fantastiche, io el volevo tanto!Come se non bastasse, la ragazza ci ha fatto provare sulla mano un piccolo patch da mettere sotto gli occhi..dopo venti minuti la pelle su chi l'aveva messo era morbidissima, giuro, incredibile!Purtroppo non era possibile acquistare e quindi rimarrò con questo desiderio fino a quando - come spero! - non troveranno un distributore per l'Italia!
Bilancio finale: io mi sono divertita molto, ho visto diverse cose interessanti, ho provato tante cose, ho passato una bella giornata in compagnia. E poi sapete cosa? Per una volta ero circondata da tante invasate come me, che amano le cose che amo io..bellissimo!
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