lunedì 20 maggio 2013

Perchè a Roma si mangia da Dio. "La sagra del vino".


In punta di forchetta.
Piove, piove, piove e non la smette più. Siamo ormai quasi a giugno e invece che indossare infradito e capi leggeri, siamo ancora qui con calze e maglioncini, nascosti dietro alle finestre, nella speranza di vedere qualche cambiamento..nada.
Come se non bastasse, la dieta pre-prova costume (chissà se lo metteremo mai, prima o poi!) è iniziata, anche da un pò, quindi via con stupide insalate (finisce sempre che oltre al tonno e alla glassa di aceto balsamico non si va mai..) e pesce bollito o al massimo al forno..che tristezza.
Ma se, per una sera, per chi fosse a Roma, o per chi ci capitasse per due o tre giorni, ci volessimo concedere qualcosa di più?Una cena fuori, in un ambiente rustico e tranquillo, un pò come mangiare a casa, ma molto molto meglio?Venite con me!

Dopo anni di onorata carriera da ospite romana :-), posso dire che a Roma si mangia benissimo, avendo provato molte osterie, alcune passabili, molte buone, solo poche memorabili. Questo posto è una di quelle in cui torno sempre..un motivo ci sarà?!
Il ristorante di Candido e Lella (anche se sull'insegna troverete "La sagra del vino", via Marziale 5), al quartiere Balduina, è conosciuto da tutti nel quartiere ed è sempre incredibilmente pieno, soprattutto nei giorni in cui non immagineresti (l'ultima volta, un lunedì, abbiamo visto mandare via un sacco di gente perchè avevano tutti i tavoli pieni, per due turni!), tenuto conto che è chiuso il sabato e la domenica. 
Si tratta, senza dubbio, di una classica osteria romana, forse ancora più tipica perchè non si trova nei soliti quartieri da turisti e non ci si può capitare per caso, anche se ultimamente qualche straniero (forse grazie ad internet), arriva fino a qui.. La "Sagra del Vino" si presenta come una locale semplice, con i tavoli di legno e le tovaglie di carta, i muri con mattonelle crema e tanti adesivi che creano un'aria vintage-familiare unica.
Ma, e sarebbe strano il contrario, il vero motivo per andarci è il mangiare..mamma mia come si mangia bene!!
Si inizia con un assaggino (mica tanto -ino!) offerto dalla casa, di solito un assaggio di primo... fortunati se vi toccherà la pasta con le patate:buonissima!


Come in quasi tutti i ristoranti, io adoro  e preferisco i primi, qui sono perfetti, forse la miglior gricia mangiata a Roma e di sicuro la migliore pasta con il sugo di coda (alla vaccinara) che io abbia mai mangiato!Strepitosi i rigatoni, come il pane casereccio che lasciano sul tavolo (anche i più timidi alla fine ci fanno la scarpetta!), il mitico polpettone con le patate e, per finire, i fantastici biscotti al vino da inzuppare nello zibibbo...ummm..mi è venuta una voglia di andarci...
Ultimo, ma non per importanza, il servizio, molto alla mano e "confidenziale", così tanto che entri pensando di mangiare una cosa, ma poi, dopo le loro spiegazioni da maestri, non puoi che affidarti ai piatti del giorno e gustare sempre cose nuove (anche se, va detto, i piatti sono più o meno sempre gli stessi, con poche aggiunte ogni giorno. L'ultima volta dei tonnarelli al sugo, con l'aglietto e il pecorino mi hanno commosso!).
Insomma, se dovessi, come si usa, fare un elenco di pro e contro, potrei solo dire che non trovo alcun motivo per non andarci, se non, forse, lo sconsiglierei a chi è abituato a ristoranti con i camerieri in guanti bianchi e tutti ossequiosi..qui, Sandro, se non ti sbrighi a decidere che mangiare o non finisci tutto, non ci mette mica tanto a dirtene quattro...:-)
Insomma, lo avrete capito, un posto alla mano, in cui mangiare benissimo, spendendo il giusto (conto sui 20, massimo 30 euro a testa per stomaci preparati!) ed uscendo anche con il sorriso!
Cosa chiedere di più dalla vita? Di mangiarci con le persone giuste.


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