venerdì 21 febbraio 2014

La filosofia di Starbucks anche a Roma: Vero Food.

In punta di penna.
Non so quanti di voi possano dire di essere stati in uno Starbucks senza innamorarsene...io l'ho amato da subito, per la sua filosofia, per i bicchieri da cappuccino on-the-go, per i dolci sublimi (il loro Banana bread a New York mi aveva creato dipendenza!), i loro negozi ampi, comodi e perfetti per una pausa tra un giro della città e l'altro.
Purtroppo, le gioe di questo posto si possono provare solo all'estero perchè, per motivi a me incomprensibili, in Italia Starbucks non è mai arrivato, giustificando così una capatina all'estero ogni tanto per provare l'ebrezza di qualcosa di esotico anche nelle colazioni (intendiamoci, non è che l'Italia abbia nulla da invidiare in questo, ma poter cambiare ogni tanto non sarebbe male!).
Dopo aver quindi rinunciato a trovare qualcosa che almeno si avvicinasse a questa grande catena, ecco spuntare un posto che più di ogni altro me l'ha ricordato: Vero Food.



Si tratta di un piccolo localino in via Marcantonio Colonna 30, proprio vicino al Tribunale civile di Roma e alla fermata Lepanto (guardando il loro sito, ho scoperto che hanno un altro locale anche in via Vittorio Colonna 7, più vicino alla Cassazione).
Non appena entrati vi accorgerete subito che vi ricorda qualcosa: il tavolo con i diversi tipi di zucchero, i cucchiaini sottili di legno, i muffin, i vari plumcakes, i tavoli con gli sgabelli, le insalate nelle confezioni take away, i club sandwiches..insomma, proprio la cosa più simile a Starbucks che uno possa immaginare qui da noi!


Ovviamente, la prima volta ci sono capitata proprio per caso ed ho solo preso un cappuccino da portar via (anche qui, troverete vari misure di cappuccino..lacrimuccia di nostalgia per il mio amato tall cappuccino di Londra..), ma, una volta capito di aver trovato un posto adorabile, ci sono tornata con più calma, ordinando anche un ottimo mini plucake alle noci.


Ovviamente in un ambiente così carino (con giornali a disposizione per i clienti), la colazione è diventata una vera coccola, molto più lunga e meno frenetica delle colazioni consumate al bancone del bar.
Per onore di cronaca, devo dire che si tratta anche una colazione più cara, di un 30-40 % rispetto alla colazione all'italiana, ma è anche vero che lo stesso avviene da Starbucks, dove,anche per la filosofia dei paesi che lo ospitano, si tende a mangiare (e spendere) un pochino di più a colazione, per poi restare più leggeri, in tutti i sensi!, a pranzo.
Insomma, ecco uno dei miei posti preferiti in cui fare colazione a Roma. ora devo solo provarlo per un pranzo veloce, così da scoprire che è diventato uno dei miei posti preferiti anche per quello :-).
Provatelo e vi assicuro che vi sentirete in un attimo fuori dai confini italiani!
Buon appetito!



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