venerdì 1 febbraio 2013

Il mistero delle affinità elettive


Non so se sono l'unica a farsi domande sui massimi sistemi (conoscendo come siamo complicate,immagino di no!!), ma spesso mi capita di pensare alle amicizie, a come le persone entrano nella tua vita e te la colorano, a come ci si sceglie tra tanti e, spesso, se si è fortunati, non ci si lascia più.
Gli amici, quelli veri, sono un pò come dei fratelli e delle sorelle che non ci sono stati dati in sorte, ma che ci siamo scelti, li abbiamo individuati o ci si siamo imbattuti in loro un giorno di tanti anni fa e, di comune accordo, quasi senza accorgercene, abbiamo deciso di trascorrere del tempo insieme, di camminare per un pò fianco a fianco.
Se è vero, come è vero, che amici non si diventa, ma si nasce, ho sempre pensato che da qualche parte ci siano amici che ci aspettano, che aspettano solo il momento di conoscerci e noi lo stesso. In fondo, è un pensiero rassicurante, in qualche modo.


Ci sono tanti tipi di amici, amici che conosci da piccolissimo (io ho un'amica da quando nessuna delle due camminava o parlava), amici che diventano quasi o forse più di fratelli (e se si allontanano è un lutto), amici che vivono in simbiosi e amici che continuano a criticarsi e litigare,ma in fondo non si lascerebbero mai.


Ma, forse, gli amici più straordinari, quelli per cui ti chiedi quale sia il segreto, sono gli amici lontani, quelli che per vicissitudini varie o percorsi di vita diversi, non vedi tutti i giorni, a volte neppure tutti i mesi, ma comunque sembra che tu li abbia visti il giorno prima. Sono persone che non sono presenti fisicamente, ma nei momenti importanti ci sono, sono lì, sono capaci di farti sentire che la loro spalla, se vuoi, per piangere, c'è anche dall'altra parte d'Italia.
Ecco, io di amici così ne ho tanti e anche se alcuni di loro non li vedo che una o due volte l'anno, riescono ad essere comunque un punto fermo della mia vita....in pratica, una cosa inspiegabile e meravigliosa:-).
C'è chi ti fa parlare di tutto davanti ad un bicchiere di passito come se non fosse passato un giorno, chi in poche ore all'anno ti capisce come quasi nessuno, chi corre per una pizza a metà strada per tirarti su e fare a gara per chi è più sfigata per farti ridere, chi incontri per caso dopo anni e le sorridi come ad una sorella appena ritrovata, chi ti tira le orecchie per telefono se sei troppo indulgente con te stessa...
E' a loro che penso oggi, a persone con cui è innegabile, esiste un'affinità elettiva che niente e nessuno può sciogliere, un legame misterioso che resiste al tempo ed alla distanza e che ti fa capire che loro qualcosa in te l'hanno trovata e che tu sei una persona che può mancare, a qualcuno.
Vorrei ringraziarli uno per uno, ma sono troppo timida, anche se sono sicura che, se leggessero, si riconoscerebbero subito, sorridendo.
Grazie.


Rifletti a lungo se è il caso di accogliere qualcuno come amico, ma, una volta deciso, accoglilo con tutto il cuore e parla con lui apertamente come con te stesso.
Seneca

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